sabato 24 gennaio 2009

Il Maestro ci scrive

mudra

"Un importante aspetto della filosofia tradizionale era quello di considerare l'intera vita intesa come una preparazione alla morte. Tema caro anche all'etica dell'educazione dei samurai.E' interessante notare che noi praticanti di aikido, che ci alleniamo costantemente a schivare ed evitare attacchi da parte del nostro avversario (uke), saremo - un giorno, come tutti - di fronte all'Ultimo Uke, alla Signora con la falce. In quella grandiosa occasione, apice della Vita, dovremo fare l'opposto di quanto praticato per tutta la vita: dovremo cioè evitare di schivare (nell'illusione di poter evitare il Fato), ma rimanere fermi, aperti e rilassati, guardare negli occhi il Destino e arrenderci. E' quasi paradossale che ci si possa allenare 30, 40 o 50 anni per imparare a riuscire a fare, alla fine, esattamente l'opposto di quanto studiato per decenni. L'abilità acquisita sarà dunque quella di accettare, restando fermi nella guardia definitiva, con amore ed apertura l'attacco perfetto dell'Ultimo Uke!"

Fabrizio Ruta

2 commenti:

  1. E'straordinaria questa riflessione dl maestro.
    Che grande forza, quale coraggio nell'affrontare la vita quotidianamente, come diventano piccoli ed insignificanti problemi che sembrano insuperabili, quanta calma interiore avremmo, nel vivere, se riusciamo ad interiorizzare il concetto dedll'inevitabilità dell'incontro con il nostro ultimo ukè ed abbandonarci a lui. Pensate a come migliorerebbe tantissimo la qualità della nostra vita, come saremmo sciolti e quindi rilassati ad affrontare il nostro quotidiano.
    Vito Mexico

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  2. ma si può evitare l'ultimo uke ? non credo. cosa fare ? continuare a praticare aikido - a vivere - sentendoci parte di un mondo nel quale noi recitiamo una piccola parte. dinanzi alla morte avremo la forza di non reagire o forse, come in aikido, di invitare, di attrarre l'uke per l'ultimo attacco. ecco forse è questo che vorrei, avere la forza di invitare in quel preciso momento l'ultimo uke, e poi . . . spalle rilassate.
    nicola

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