lunedì 29 novembre 2010

Zazen

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Dopo tanto viaggiare giunse in cima ad un colle dove viveva un vecchio saggio.

“ Svelami il segreto dello Zen e della meditazione.

Fa che io possa raggiungere l’illuminazione, sono anni che la inseguo. “

La risposta, diretta, pura e precisa come un dardo, fu: “

Mi siedo in zazen e…respiro! “

sabato 27 novembre 2010

Buon Compleanno Sensei

Ragazzi, per chi non lo sapesse, oggi è il compleanno del nostro Fabrizio.

Penso di interpretare lo spirito di tutti gli  “ shinbuisti  “ porgendo gli auguri più cari di buon compleanno al nostro caro Maestro, Compagno ed Amico.

Auguri sinceri, Fabrizio Sorriso

Roberto Vinciguerra ci informa di una interessante iniziativa:

robertone

giovedì 25 novembre 2010

Lo zen e il tiro con l’arco

zen

Ciao Sal,
ieri a lezione si parlava del "movimento assoluto", concetto difficile da spiegare e forse più facile da sperimentare con lo spirito e con il corpo.
Trovo che uno dei libri che più facilita la comprensione di questo concetto è "Lo Zen e il tiro con l'arco" di Eugen Herrigel. Lo consiglio vivamente a chi non l'ha ancora letto. E' la storia vera di un professore di filosofia tedesco che va in Giappone e gradatamente impara l'arte del tiro con l'arco giapponese.
Questo è un passaggio tratto da questo libro, e mi sembra molto attinente con ciò che il Maestro Ruta diceva ieri: 


"[...] Se, continuando a respirare tranquillamente, si accoglie con serenità ciò che si presenta, ci si abitua ad assistervi da semplici spettatori, sino a che si è finalmente stanchi dello spettacolo. Così si giunge gradatamente a uno stato d'abbandono che somiglia a quel dormiveglia che precede il sonno.
Scivolarvi definitivamente è il pericolo che bisogna evitare. Lo si affronta con un particolare scatto della concentrazione, paragonabile al riscuotersi di uno che, sfinito da una notte di veglia, sa che dalla vigilanza di tutti i suoi sensi dipende la sua vita; e se tale scatto è riuscito anche una volta sola, si riuscirà sicuramente a ripeterlo. Per esso l'anima, come da sola, si itrova
quasi a librare entro se stessa, una condizione che, capace di crescere d'intensità, si solleva addirittura a quel senso d'incredibile leggerezza, sperimentato solo in rari sogni, e di felice certezza di poter destare energie rivolte in ogni direzione e di saperle accrescere o sciogliere a ogni livello.
Questo stato, in cui non si pensa, non ci si propone, non si persegue, non si desidera né si attende più nulla di definito, che non tende verso nessuna particolare direzione ma che per la sua forza indivisa sa di essere capace del possibile come dell'impossibile - questo stato interamente libero da
intenzioni, dall'Io, il Maestro lo chiama propriamente «spirituale». È infatti saturo di vigilanza spirituale e perciò viene anche chiamato «vera presenza dello spirito». Con questo s'intende che lo spirito è presente dappertutto perché non si appende a nessun luogo particolare. E può restare presente perché anche quando si rivolge a questo o a quello non vi si attaccherà con la riflessione e non perderà così la sua originaria mobilità.
Simile all'acqua che riempie uno stagno ma è sempre pronta a defluirne, lo spirito può ogni volta agire con la sua inesauribile forza, perché è libero, e aprirsi a tutto perché
è vuoto. Tale condizione è veramente una condizione originaria e il suo emblema, un cerchio vuoto, non è muto per colui che vi sta dentro.
È perciò con questa presenza e piena potenza del suo spirito non turbato da intenzioni, e fossero le più nascoste, che l'uomo che si è svincolato da tutti i legami deve esercitare qualsiasi arte”.

Pasquale

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Ringrazio Pasquale per la puntuale,precisa e dotta citazione .Occhiolino

Se non sbaglio abbiamo parlato di questo famosissimo testo moltissimi post addietro.

E’ una lettura stupenda e profonda, consigliato vivamente a quanti ancora non la conoscessero.

…diversi anni addietro, sembra strano ma è così, questo libro mi ha insegnato a fare le mae ukemi;

nulla di strano se non fosse per il fatto che le mae ukemi e l’aikido, in questo libro non vengono mai menzionate. Triste

Provate a leggerlo…capirete Occhiolino

Sal.

venerdì 19 novembre 2010

Sabato 4 dicembre 2010 nuovo workshop di jiwaka con Hania Lubek

 

Panunzio

Questo tipo di workshop si basa, a seconda delle occasioni, su tecniche selezionate per il rilassamento
della schiena, delle spalle, del collo, delle braccia, delle mani e dei piedi.
Tutte le tecniche sono semplici da apprendere anche per chi non ha alcuna esperienza tecnica
o professionale di massaggio. Pur essendo semplici esse agiscono in profondità e possono
diventare un efficace strumento per aiutare le persone che ci sono care.
In questa occasione ci occuperemo dei piedi. Dalla terra prendiamo energia, sulla terra poggiamo
i nostri piedi. Rilassare i piedi e le gambe aiuta la schiena e il bacino a non accumulare
tensione. Avere la consapevolezza della base libera il centro energetico del nostro sistema e
dona fluidità ai nostri movimenti.
ADDRESS: Trav. Giulio Petroni 39/5 (Aikido dojo), ISCRIZIONI : Cell. 3497751145, jivaka.italy@gmail.com.


“Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo.”

Gli insegnamenti del Maestro

tada lion 2

Energia

tada ki

Stabilità

tada stabilità

Metsuke

tada metsuke

Kekkai

tada kekkai

Il sorriso

tada sorriso

Grazie a Piero per le bellissime foto, sperando che voglia scusarmi per la post-produzione.

Occhiolino

martedì 16 novembre 2010

Bambole giapponesi in mostra a Torino



Alex Alboreto ci segnala questa bellissima mostra sulle bambole giapponesi, che si tiene a Torino, a Palazzo Barolo. Questo è il link: http://www.bambolegiappone.it/ Se domani sera ho un paio di ore libere ci vado e poi vi faccio sapere. ;-)

martedì 9 novembre 2010

Far decantare il vino

Mari

Il vino buono va fatto decantare perché possa essere gustato.

Il week end romano con il Maestro Tada è quel vino buono che è stato versato nel decanter: ora è possibile, a distanza di giorni, assaporare le sue parole e sentire che lavorano non solo nella pratica ma anche nella vita.

Prima delle sue parole mi ha affascinato la sua persona e in altro modo non posso esprimere quello che ho provato e provo se non dicendo che mi sono innamorata. Possibile innamorarsi di un uomo di ottant’anni? Ebbene sì!! Come non essere presa da quella sua “presenza”? Quasi tangibile il dojo personale del Maestro Tada! Un dojo non chiuso, tuttavia, nel quale tutti abbiamo avuto accesso, ora sotto il suo sguardo compiaciuto (ne ho colto uno così su Valentina mentre praticava sapientemente in un gruppo come tori!) ora sotto il suo sguardo premuroso e benevolo, talora solo appena un po’ impaziente per la “lentezza” di molti di noi.

Mi sono rimaste impresse soprattutto le parole che paragonavano l’aikido ad un’arte sopraffina come la pittura. E molti sono stati gli esempi in cui il Maestro ha fatto ricorso a immagini di paesaggio e a colori. Dove posare lo sguardo? Il Maestro dava indicazioni per “fissare un punto”, ma non un punto “vuoto” di senso: se si trattava di guardare in alto diceva di fissare così intensamente lo sguardo nel cielo da far diventare i nostri occhi azzurri; se invece la direzione dello sguardo scendeva al livello dell’orizzonte allora l’immagine da visualizzare diventava la cresta ondulata di una montagna; se si trattava di fissare lo sguardo in basso allora occorreva sprofondare con gli occhi due metri sotto terra. Le sue parole hanno creato immagini tangibili dentro di me. Chiaro perché più volte il Maestro Tada abbia ripetuto che il senso più importante è il tatto! Mi è sembrato di toccare con il naso quella terra nella quale sprofondava il mio sguardo, di sentirne l’odore pungente, mi è sembrato davvero di sfiorare con le dita, diventate lunghissime, quella cresta di montagna.

E poi il Maestro ci ha svelato un segreto. Il segreto per apprendere, secondo il quale l’allenamento di ore è certo necessario ma inutile se manca l’unica disposizione veramente importante: quella di fondersi totalmente con ciò che desideriamo faccia parte di noi!

Mari

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Grazie Mari, per la tua collaborazione al nostro blog.

Grazie per il bel  commento allo stage Sorriso

Sal.

lunedì 8 novembre 2010

sabato 6 novembre 2010

Lo spirito dell’ Aikido

Morihei_1935

Spulciando in rete ho trovato questa bellissima intervista rilasciata da O’Sensei nel 1957 e pubblicata sul sito del  Takehaya Dojo di Roma.

Cliccate sul link per leggerla.

venerdì 5 novembre 2010

Io la butto lì, poi vedete voi…

…io un’ideuzza, ce l’avrei!

 

Tissier

Partenza da Bari il 3.12.2010, alle 10.00 e ritorno il 5.12.2010 alle 13.15: 98.22 euro.

Da aggiungere circa  100  euro per i due gg. di albergo.

Che ne pensate?

Chi si fa avanti?

Hai Mai Visto La Pioggia?

Qualcuno mi ha detto molto tempo fa che c'è la calma prima della tempesta.Lo so: verrà per un po di tempo.
Quando sarà finita, così dicono, pioverà in un giorno di sole.
Lo so, splendendo mentre scende come l'acqua.
Voglio sapere, Hai mai visto la pioggia?
Venire giù in un giorno di sole?
Ieri, e l'altro ieri, il Sole era freddo e la pioggia era forte.
Lo so, è stato così tutto il tempo.
Per tutta l'eternità, va avanti. Sebbene il circolo, lento o veloce,
Lo so, non può fermarsi, mi domando…

Hai mai visto la pioggia?

E mo’,  è bravo chi mi spiega che “ c’ azzecca “ questo con l’Aikido?

Mah! :-...boh!

giovedì 4 novembre 2010

I NOSTRI PASSI

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Mari ci scrive per invitarci a partecipare ad una bella serata:

I NOSTRI PASSI.

Poesia in Azione in casa

5 novembre 2010

festa d'autunno con uva e bicchiere di vino.

laboratorio spettacolo per stare insieme.

Con una installazione dell’artista MariaRosa Pappalettera.

«Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre" - Josè Saramago

Contributo per la serata 5 euro.
Occorre prenotarsi.

A chi si prenota sarà comunicato l’indirizzo del salotto che ci ospita, a Bari, in zona Pane e pomodoro.

info@poesiainazione.it

www.poesiainazione.it

tel. 349 5279755

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mercoledì 3 novembre 2010

Dialoghi senza parole

zem

Lo scopo della nassa è prendere il pesce: preso il pesce metti da parte la nassa.

Lo scopo del laccio è prendere la lepre: presa la lepre metti da parte il laccio.

Lo scopo delle parole è esprimere l'idea: afferrata l'idea metti da parte le parole.

Potrò mai trovare un uomo che metta da parte le parole e dialogare con lui? “

“ La calma “ -  Chuang-Tzu - Oscar Mondadori

martedì 2 novembre 2010

La risposta di Leano

In risposta elle  mie “ provocazioni “, dei post precedenti, Leano Lepera ci scrive puntualizzando il suo pensiero.

Se altri volessero partecipare alla discussione devono solo inviare  alla nostra mail  le proprie opinioni.

leano

“Nel video del Kisei dojo non vedo molta violenza ma più agitazione e mancanza di padronanza della tecnica.

La violenza non è la simulazione tecnicamente scorretta di un atemi privo di espressività.

A me sembra più "violento" (tecnicamente efficace, concreto) l'aikido come spiegato dal maestro Tada, là dove il kinorenma permette di avere il controllo emotivo che necessita per tagliare la testa dell'avversario in un solo colpo.

Altro che schiaffetti ad uke troppo collaborativi.

Insomma molta apparenza poca sostanza.

Per chi sa leggere tra le righe, il M° Tada risponde a tutte le aspettative di cui si può aver bisogno nell'ambito del budo. “
Leano

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Ringraziando Leano per la sua partecipazione mi sento di concordare in pieno sul parallelismo violento = concreto.

Un pò meno sul ki no renma, là dove penso che nell’intendimento del Maestro, non vi sia nemmeno il concetto di un avversario nè di una testa quindi da recidere.

Ma solo la ricerca di una energia profonda ed assoluta da infondere nella pratica.

Ma questa è solo una mia personale interpretazione,ad altri l’ardua risposta….

Sorriso

lunedì 1 novembre 2010

Auguri, Sensei.

30

Trenta anni fa il nostro Fabrizio Ruta iniziava a praticare Aikido.

Oggi festeggia questa ricorrenza  sul tatami,seguendo lo stage del  Maestro Hiroshi Tada.

Non poteva esservi coincidenza più bella, felice ed opportuna per onorare trenta anni di passione.

Al nostro caro Sensei i migliori auguri da parte di tutto lo S.B.D.

Si,si! E’ proprio dolce come ginnastica!

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