mercoledì 16 novembre 2011

Lezione di Iaido il 25/11 allo SBD

Con preghiera di diffusione da parte di Roberto vi posto il seguente avviso:

 

Locandina lezione

 

Ven 25 Novembre alle ore 20:00 si terrà una lezione presso lo Shin-bu dojo di Bari ed avrà per tema :

" Lo Iaido nell'Aikido".

Eseguiremo le tecniche di base dell'aikido viste attraverso lo stile antico dello iaido, una disciplina legata al modo di tagliare un avversario immaginario con la prima estrazione della spada dal fodero.

Per partecipare basta essere muniti di un bokken ovvero di una spada di legno, saranno comunque disponibili i bokken del dojo, e per chi già pratica lo iaido, naturalmente lo iaito ovvero una spada da allenamento non affilata.

Lo scopo è quello di dimostrare come portiamo la nostra energia durante la pratica sul tatami, richiamando l'uso delle armi, quali appunto la spada. Un modo dunque anche per cogliere gli aspetti più marziali di una disciplina tradizionale che si è evoluta da antiche pratiche marziali, ma ovunque intesa oggi come uno yoga in movimento.

venerdì 11 novembre 2011

Bambole dal Giappone

Su indicazione del nostro Alessandro Alboreto, che ringrazio, vi propongo un sito molto interessante:

Bambole dal Giappone

catalogo_ningyo_sm2

martedì 8 novembre 2011

Il Maestro Tada e l’Aikido

Giuramento per oggi
Senza provare rabbia, timore, dolore
Con onestà, benevolenza, piacere
Con forza, coraggio e fede
Oggi adempirò i miei doveri verso la vita.
Mai perderò la pace e l'amore
E vivrò come un autentico essere umano.
Tutto questo io oggi giuro a me stesso
.

 

tada 1

Accogliere dentro di noi, con gratidudine, l’energia dell’Universo e lasciare che ci pervada  “ finchè non ne siamo più che sazi!

tada 2 copy

Vivere l’Aikido e la nostra vita creando un sè che non si contrappone all’altro, alla vita, ai problemi….

tada 3tada 4

“ Un potente cristallo della forza Io sono ! “

tada 5

Ancora una volta  abbiamo avuto la fortuna di assistere ad uno stage del Maestro.

Ancora una volta la grandezza di questo uomo ci affascina e confonde.

Ancora una volta chi cercava tecniche nuove e segrete sarà rimasto deluso.

Ancora una volta chi, invece, cercava qualcosa di più profondo, lo ha trovato.

Gli insegnamenti del maestro per quanto conosciuti sono sempre nuovi e profondi e fanno percepire il “valore stellare “ ( come dice Fabio ) di questo insegnante.

Trovarsi ad un suo seminario non può esser spiegato a parole: potresti spiegare il giallo o il rosso ad un cieco ?

Ecco il motivo per cui ormai rinuncio a tentare di trasmettere ad altri, che non lo conoscano,le mie emozioni.

l’invito è sempre il solito: incontrarlo sul tatami e sentire dalle sue parole la sua interpretazione dell’Aikido.

Molti propongono un Aikido che è solo ginnico o tecnico,un insegnamento “ orizzontale “.

Il maestro propone un insegnamento “verticale  “ e profondo.

Di seguito un paio di frasi sparse,raccolte durante lo stage.

  • Non contrapporsi mai, per creare un sé libero.
  • Mai combattere: chi pensa all’Aikido come pensa al Judo o al Karate, non ha capito nulla della nostra Arte.
  • Chi pensa di usare l’Aikido come modo per sottomettere l’altro, sbaglia.
  • L’Aikido ( ancora una volta ) si fa con i piedi .
  • Mai usare la forza, ma la potenza del nostro ki.
  • Metsuke
  • Stabilità
  • E poi tante altre bellissime cose….

Ma volete sapere la frase che più mi ha affascinato di questo grande uomo?

Molti nemici fuori di me,

nessun nemico dentro di me ! “

C’è bisogno di dire altro?!?

- - - - - -

P.S.: grazie  a Piero per le bellissime foto, che io poi mi son permesso di elaborare Occhiolino

 

sabato 5 novembre 2011

Lo stage visto da Fabio

Fabio

 

Di seguito le riflessioni di Fabio sullo stage appena concluso a Roma.

Interessante il suo punto di vista perchè per la prima volta partecipava ad uno stage con il Maestro.

Condivido ed apprezzo il suo pensiero, ma altrettanto bene accetto sarebbe il parere di quanti volessero partecipare alla discussione.

----

“ Sarà retorico, ma  anche  solo veder praticare e sentir parlare il maestro Tada, per me per la prima volta, è stata un'emozione.

Ciò dimostra che davvero l'aikido si basa su un lavoro col Ki, cioè un "Do". Mi è piaciuta molto la scelta delle tecniche per le lezioni, un misto tra tecnica (i 6 principi: ikkyo nikkyo... hijikime osae) ed energia (le proiezioni), tant'è che a fine della lezione se non erro di domenica mattina ho commentato con un praticante dello Shin Bu dicendo "lezione perfetta". E forse anche questo sarà retorico ma non credo ci sia aikido migliore del Tada juku.
Non posso d'altro canto non esprimere un giudizio negativo sulla struttura dell'ambiente dello stage: La semplice misurazione in metri quadrati non è l'unico dato di cui tenere in conto quando ci si trova ad organizzare la partecipazione di oltre 200 praticanti che, si spera, non debbano risparmiare le proprie energie. L'areazione di cui godeva la palestra era, per farla breve, tale da far sentire a corto di fiato me ed altri praticanti. La zona docce-gabinetti, totalmente sprovvista di areazione verso l'esterno, già durante il passaggio dei praticanti costretti da pause ristrette tra le lezioni, era diventata pericolosa e molto sporca. Pur ammettendo di non aver girato un cospicuo numero di palazzetti sportivi penso che gli unici paragoni utili siano da fare con strutture ingegnieristicamente migliori.
Allo stesso modo mi trovo ad esprimere un parere negativo sulla condotta della maggior parte dei partecipanti allo stage, e qui mi piange il cuore visto che sino ad ora ho sempre ritenuto costruttivo il praticare con sconosciuti. Ho notato fretta nel praticare per sfruttare "al meglio" il tempo concesso per ogni tecnica e il fatto che praticanti di stili diversi da quello del maestro Tada non seguivano le direttive date nella spiegazione, con conseguente grande ricorso a ghiaccio spray, cerotti e bendaggi vari, oltre che episodi di scarsa cordialità e armonia tra i praticanti. Inoltre mi è stata fatta personalmente la richiesta, da parte di uno yudanasha di "rispettare le gerarchie" (sic...) in modo da far praticare prima i gradi dan poi i kyu, e in effetti mi sembrava una prassi osservata a maggioranza. Però lo trovo semplicemente assurdo: Non trovo sia una mancanza di rispetto verso i senpai il voler praticare amalgamandosi a loro nè costruttivo trattare i gradi kyu alla maniera del "se c'è tempo praticano". In concreto molti kyu me compreso finivano per non fare da tori; Personalmente mi sembrava di fare più da spettatore che altro. Mi sono state invece raccontate dimostrazioni di stizza di parte delle cinture nere alle richieste di aiuto da parte dei kyu; ovviamente e per fortuna però non è stato il comportamento di tutti. Non posso accettare dunque di praticare con questo rapporto di costo monetario/condizioni di pratica. Sono assolutamente per il rispetto delle regole a patto che non diventino formalismi poco sentiti e che siano a discapito di qualcuno. In conclusione uno stage che è stato bello vivere più come una specie di conferenza, dato il valore stellare dell'insegnante, che come momento per praticare. Spero dunque in un'occasione futura in circostanze più felici.
Grazie per la lettura e ai compagni dello Shin Bu e ai maestri Ruta, Giangrande e Zucco con cui ho avuto il grande piacere di praticare.

Fabio "Empi" D'Abramo. “

mercoledì 2 novembre 2011

News from far east

Come promesso pubblichiamo un pò di foto che ci ha inviato Francesco da Singapore.

Di seguito la mail che le accompagna :

“ Ciao Salvo, ecco un po di foto...

Ne ho fatte in due dojo diversi come noti uno con l'aria condizionata piu' garbato dove c'e' lezione il lunedi... , l'altro all' aperto (l'obiettivo era un po appannato per l'umido), prego notare le mecchine sullo sfondo :)

Ieri il maestro mi ha corretto su praticamente tutto...

Sono troppo mosci questi, non proiettano fanno tutto troppo automaticamente, per le ushiro ukemi mi ha vietato di poggiare il collo del piede come facciamo noi ma di mettere l' avampiede dalla parte della pianta (per intenderci noi il piede interno in caduta lo poggiamo come quando siamo in seiza... lui lo voule in kiza),nonostante tuto pero' e' molto paziente, disposto a spiegare e ovviamente saggio dopo 40 anni di pratica.

Anche lo shomen come accennato consiste in un okuriashi e colpo.

Salutami tutti

Frank ”

-----

Il dojo:

281020115232810201152428102011525

Il Maestro:

2810201152628102011527

L’altro dojo:

3110201153531102011537

Non oso immaginare la differenza in altezza tra Frank e gli altri praticanti, da quello che vedo nella foto….

31102011538

 

Caro Frank,

mi spieghi cos’è questa cosa impressionante???

Nauseato

26102011520

Grazie per le foto e divertiti.