Seminario appena terminato.
Bello vedere tanti amici praticare con il sorriso sulle labbra,grondare sudore e soffiare come locomotive guidati dalla simpatia, dal calore umano e dalla competenza tecnica di Ruta Sensei.
Anche chi, come me, non ha potuto praticare è stato ugualmente coinvolto e travolto dall’energia che si sprigionava dal tatami.
E vi garantisco che stare a bordo tatami solo a far foto …
Come al solito raccontare uno stage è sempre difficile: si tratta di emozioni e le emozioni o si provano oppure son difficili da spiegare e passare agli altri.
Tutto è stato piacevole e tutto si è svolto secondo il suo corso naturale.
Un seminario è sempre un punto di focalizzazione ulteriore nella pratica, che poi verrà applicato e sviluppato nei giorni a venire.
E penso che di materiale nuovo e da affinare ne sia venuto fuori un bel pò
La due giorni si è conclusa con la sessione di esami culminata con la serie di kokyu naghe di Nicola ed Enzo.
I nostri si sono scatenati da far paura.
La loro prestazione era sottolineata dai muggiti, gemiti, spasimi lamenti di Cota-San che letteralmente volteggiava nell’aere come un dannato, che se lo avesse visto nonno-Tada se lo sarebbe abbracciato come un figlio prodigo.
Bravi ragazzi, e complimenti a tutti quelli che per gioco, per sfida, per passione ed amore per la nostra Arte si sono messi in gioco .
Bravo anche all’amico e maestro Fabrizio: obbiettivo centrato,anche stavolta
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p.s.: vi ricordo che il prossimo week-end si replica a Lauria con lo stage congiunto Cozzi-Ruta.
Non so se mi spiego !
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