E' conosciuto come il più grande forgiatore di spade del Giappone. La mancanza di dati biografici certi, rende la sua esistenza parte della leggenda associate alle sue spade. Si ritiene che abbia operato nel periodo compreso fra il 1288 e il 1328. Costruiva spade, dette katana nella lingua giapponese e pugnali detti tantō, seguendo la tradizione Soshu. Si ritiene che abbia vissuto nella provincia di Sagami. In suo onore viene consegnato il Premio Masamune’' durante la Competizione tra Forgiatori di Spade del Giappone.
La Masamune è una "katana", nome dato in suo onore alle spade dei samurai (solo gli allievi che avevano già compiuto il 15esimo anno di età potevano impugnarne una propria). Le katane di Masamune sono spesso confuse con quelle di Muramasa, un altro forgiatore (erroneamente considerato suo allievo). Secondo diverse leggende le spade di Muramasa sono descritte come portatrici di sventure (il nome significa "pioggia di sangue"), mentre quelle di Masamune come portatrici di pace e serenità (il nome significa "essenza divina della giustizia eterna").
Una leggenda racconta di una sfida fra Masamune e Muramasa per vedere chi dei due era in grado di costruire la spada più tagliente. Entrambi crearono due spade magnifiche e decisero di metterle alla prova: le due spade sarebbero state appese a una sporgenza sopra un fiume, con la punta della lama immersa nell'acqua. La spada di Muramasa, la Juuchi Fuyu (10,000 inverni) tagliò ogni cosa che incontrava (pesci, foglie, il vento). La spada di Masamune, invece, la Yawaraka-Te (mano delicata) non tagliò nulla: i pesci e le foglie passavano, e il vento soffiava dolcemente sulla sua lama. Dopo un po' Muramasa si innervosì con il suo maestro per il suo disinteresse, ma Masamune la tirò fuori dall'acqua, l'asciugò e la posò nel fodero, mentre Muramasa lo derideva. Intanto un monaco, che aveva osservato tutta la sfida, parlò ai due: "La prima spada è senza dubbio una spada tagliente, ma è portatrice di sangue, una spada malvagia che non fa differenza fra ciò che taglia. Può essere buona per tagliare farfalle così come teste. La seconda è notevolmente più tagliente delle due, e non taglia senza motivo ciò che è innocente". Esistono numerose versioni di questa leggenda, ad esempio una seconda in cui la spada di Muramasa tagliava le foglie, mentre quella di Masamune le riuniva.
Ho trovato la storia di questo forgiatore su internet e onestamente non avevo mai sentito parlare di lui; che sia vera o no non saprei, però la morale è interessante e dovrebbe far riflettere tutti noi praticanti di arti marziali. Volevo solo rendervi partecipi. Un saluto a tutti.
Francesco Pastore
E' sempre bello conoscere nuove storie. Bravo Francesco ne hai trovata una molto interessane.
RispondiEliminaBellissima...
RispondiElimina