...ma anche la giacca del gi di Cota, per oscure, traverse ed intricate vie è tornata a ricoprire l'amato padrone, il quale felice come una Pasqua ( da non confondere con Robertino ), la mostrava agli amici commossi.
Volevamo avvisare quanti, con occhi lucidi e fiato sospeso, hanno seguito trepidi la triste vicenda.
Il lieto fine c'è stato e... vissero felici e contenti.
Pericolo scampato.
:-)
Ringrazio lo sconosciuto "benefattore", è la giacca del gi che ho comprato nel secolo scorso quando ho mosso i primi passi sul tatami dello shin bu, è tutto rotto e consumato, ma ancora il mio preferito, grazie
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