In risposta elle mie “ provocazioni “, dei post precedenti, Leano Lepera ci scrive puntualizzando il suo pensiero.
Se altri volessero partecipare alla discussione devono solo inviare alla nostra mail le proprie opinioni.
“Nel video del Kisei dojo non vedo molta violenza ma più agitazione e mancanza di padronanza della tecnica.
La violenza non è la simulazione tecnicamente scorretta di un atemi privo di espressività.
A me sembra più "violento" (tecnicamente efficace, concreto) l'aikido come spiegato dal maestro Tada, là dove il kinorenma permette di avere il controllo emotivo che necessita per tagliare la testa dell'avversario in un solo colpo.
Altro che schiaffetti ad uke troppo collaborativi.
Insomma molta apparenza poca sostanza.
Per chi sa leggere tra le righe, il M° Tada risponde a tutte le aspettative di cui si può aver bisogno nell'ambito del budo. “
Leano
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Ringraziando Leano per la sua partecipazione mi sento di concordare in pieno sul parallelismo violento = concreto.
Un pò meno sul ki no renma, là dove penso che nell’intendimento del Maestro, non vi sia nemmeno il concetto di un avversario nè di una testa quindi da recidere.
Ma solo la ricerca di una energia profonda ed assoluta da infondere nella pratica.
Ma questa è solo una mia personale interpretazione,ad altri l’ardua risposta….