lunedì 6 dicembre 2010

La voce dei materiali

materiale_per_edilizia_

Sapevate che anche i materiali hanno una voce e si possono ascoltare?

Questo
che segue è un testo di Graziano Spinosi, un artista bolognese.

Mi piace l’idea del “mettersi in ascolto, senza fretta”, ell’accostarsi silenziosamente ai
materiali per sentirne la voce, ed intonarsi al carattere di ognuno. Sviluppare sensibilità e rispetto verso le cose, le situazioni, le persone. Trovo tutto questo molto vicino all’Aikido, e per cui ve lo propongo anche per questo blog.  
Ciao,
Pasquale


“ La voce dei materiali
Da bambino costruivo teatrini e piccole automobili con materiali
di scarto trovati per strada: legnetti, fili di ferro ossidato, cartone.
Era bello questo gioco e mi perdevo, nessuna colpa ne violava
l’incanto. Trascorrevo intere giornate mettendo insieme questi
materiali poveri. Un filo di spago legava le ali di cartone d’un
piccolo aereo alla sua fusoliera e l’aereo volava, lontano. Nello
studio in cui lavoro oggi ci sono gli stessi materiali e mi perdo
anche ora, come allora, pur coi limiti dell’età adulta. Non so più
avere l’abbandono di quando ero bambino ma per tentare d provocarlo
comincio sempre dal materiale. Senza fretta, mi accosto
a un materiale cercando di ascoltare quel che ha da dire. Alcuni
materiali sono chiacchieroni, altri parlano poco. Un po’ come i
gatti, ciascuno col proprio carattere. Cerco di intonarmi a questo
carattere avendo cura di rispettare le sue caratteristiche fisiologiche.
Non mi piace che per dire una cosa se ne neghi un’altra.
Non mi piace mai. Si dice una cosa per dire quella cosa, può
bastare. Allo stesso modo mi piace dire un materiale per dire
solamente quel materiale. Anche questo può bastare. Il cartone
è cartone: arido, polveroso, voce rauca; l’acqua lo smembra e il
fuoco lo consuma. È bello così, anche per questa vulnerabilità.
L’acciaio è nervoso, austero, affidabile. Il ferro è buono, infaticabile
e remissivo. La plastica spesso è incompresa. Non è bello
che la plastica diventi finta-pelle, finto-legno, finta-plastica. Pur
essendo un materiale sintetico ha la fierezza di quelli naturali.
Bisogna accostarsi silenziosamente ai materiali, parlano loro. Il
legno emette suoni che somigliano a quelli del pane. Anche l’acqua
è un materiale. Come gli alberi, una strada, l’orizzonte. La
memoria e la nostra esistenza sono materiali. “

1 commento:

  1. Molto bello quello che scrivi...Peccato solo che dopo essere usati i materiali finiscano in discarica!
    Quante volte devo chinarmi nel cestino del dojo e "salvare" carta, alluminio, plastica...
    Se i materiali parlano facciamoli rivivere forse cantano pure:-)

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