lunedì 17 gennaio 2011
Aikido National Geographic 2
Ed eccoci arrivati alla seconda puntata del nostro documentario .
( questo è invece il link della prima ).
In questo numero ci occuperemo del comportamento della femmina di aikidoka, impegnata nei rituali di corteggiamento ed in quelli di caccia.
Andiamo a scoprire quindi i segreti più reconditi di questa fragile, ma tenace creatura in particolare, ma anche le dinamiche del branco.
Interessante la sequenza fotografica che segue, frutto di prolungati appostamenti a bordo tatami.
Nella prima foto è riconoscibile un esemplare di maschio in piena, si spera, maturità sessuale che subisce il rituale di avvicinamento.
Il mantello pezzato bianco-nero ed il cuore rosso, il malcapitato con andatura guardinga controlla i proprio territorio.
Quando ecco all’improvviso la femmina, preventivamente mimetizzata da foto di O’Sensei, avventarsi con un balzo belluino ed insospettata agilità sull’oggetto delle sue attenzioni.
Dall’espressione del maschio ci si rende subito conto del fatto che l’attacco è né aspettato e nemmeno gradito.
Della serie “ ma questa che vuole? “
E’ un attimo!
La reazione del maschio è istintiva quanto efficace.
La femmina ( della quale si nota la ferocia ) vede fallire il suo attacco:
Quando l’attaccante passa ad arti più seduttive, mediante lo spruzzo dei feromoni ascellari, la granitica sicurezza del maschio sembra vacillare, per una frazione, solo una frazione di secondo sembra voglia cedere alle muliebri attenzioni.
Ma è solo un attimo, ripreso il pieno controllo di sé il maschio allontana l’ostinata pretendente, respingendola in modo brutale.
Ma ciò non fa altro che scatenare la ferocia della femmina respinta, che torna alla carica.
Ma visto ormai fallire più volte il proprio attacco, rivolge le proprie mire su un altro esemplare di maschio che presidia il tatami limitrofo.
Noterete il questa seconda sequenza il perfido rituale di avvicinamento alla preda.
La prende larga fingendo sottomissione.
Guadagna centimetro dopo centimetro, quando c’è l’invasione del kekkai la reazione del secondo esemplare di maschio è rabbiosa, esplosiva, definitiva.
Terrorizzati i giovani cuccioli ( riconoscibili dal mantello interamente bianco ) assistono impotenti all’evento.
Il maschio atterrata la poveretta emette un ruggito di vittoria.
Altri maschi adulti assistono alla scena, la femmina, ormai stanca ed avvilita, medita per un attimo se attaccarli, ma poi pensa che sia meglio rivolgere altrove le proprie attenzioni.
Anche perché nel gruppo ce n’è uno che assomiglia in modo preoccupante a quello che ha appena attaccato, sarà mica il fratello?
Decide quindi, nascondendosi nel branco dei cuccioli ( diabolika!!! ) di attaccare un altro esemplare di maschio, distaccato dal branco e in notevole sovrappeso, sorpreso nella fase del sonno-veglia pomeridiano ( veramente più sonno che veglia ).
Chiesto al cucciolo alla sua sinistra se stia proprio dormendo ed avendone ottenuto una risposta positiva quanto sconfortante, decide di annullare l’attacco e passa oltre.
A questo punto cammina-cammina-cammina-cammina ( in tondo , perché il palazzetto quello e quello è ! ) si avventura nel territorio di un’altra femmina.
Fiutata la presenza dell’intrusa la paciosa espressione si trasforma in una maschera terrificante.
Lo scontro è ormai inevitabile e la storia,inesorabile, si ripete.
Gli altri abitanti della foresta assistono attoniti ed impotenti al dramma.
Con la sfrontatezza e l’incoscienza degli esemplari finto-giovani, un cucciolone si propone alla sfortunata predatrice,ma questa, soppesandone età e peso, con una sola rapida occhiata non lo ritiene un partner desiderabile e lo abbandona al suo destino.
Nel frattempo è iniziata la stagione degli amori e cominciano i primi timidi accoppiamenti
c’è chi corre di qua, chi corre di là
altri assistono impietriti, alcuni mettendosi le mani nella criniera
Nella confusione che ne segue alcuni sbagliano platealmente il partner, scegliendolo addirittura dello stesso sesso
Salvo accorgersene dopo l’accoppiamento del gravissimo errore di valutazione fatto nella scelta.
Tutto questo ovviamente scatena l’indignata reazione dei benpensanti, che zampe al cielo gridano allo scandalo!
La tensione ormai palpabile si trasforma in azione sfrenata
Tutti contro tutti per la conquista del territorio ( che in aikidokese si chiama tatami )
I maschi cominciano a lottare tra loro per accaparrarsi il maggior numero di femmine.
Tentano approcci indiretti.
Eseguono belluine dimostrazioni di forza ed intelligenza,emettendo suoni gutturali..
Si affrontano e si distanziano
Millantano improbabili doti riproduttive, sotto lo sguardo beffardo del contendente.
Ma alla fine come sempre accade in natura tutto torna alla sua condizione di equilibrio.
Il gruppo si ricompone e torna la pace nel branco.
E con questo vi salutiamo dandovi appuntamento al prossimo documentario.
Buona notte.
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Ha fatto bene Nicola a farti il cazziatone: grazie Salvo anche per i fantastici resoconti post stage! E rinnovo nuovamente i ringraziamenti a tutti quelli che hanno resto questa meravigliosa festa possibile!
RispondiEliminaResto????
RispondiEliminaMi sa che Federico ti ha contagiato :-(
Magnifico Sal.
RispondiEliminaFederico
ma che canna vi siete fatti?!?!? ahahahahah
RispondiEliminagrandioso
Fabio Empi D'Abramo
grazie salvo del bel fotoracconto.
RispondiEliminaun ringraziamento a tutti presenti e non che hanno permesso questa riunione (mi associo alla mia gemella astrale).
P.S. scrivete
Nicola
Aggiungereri : cadaveri!
RispondiEliminaNel senso: scrivete, cadaveri che non siete altro.
;-)
Sal.
spettacolare
RispondiEliminala foto di filippo è da crepare :)